Descrizione prodotto

Henry David Thoreau, La schiavitù nel Massachusetss

2020, 80 pagine, € 8.00

Traduzione e cura di Mauro Trentadue e Lorenza Mantovani

Collana I GRANI

L’intera esistenza di Thoreau appare un costante apologo della libertà individuale contro il feroce potenziale agglutinante del senso comune, contro il cicaleccio frastornante della mossa e, in ultima analisi, contro il più efferato custode della pubblica opinione, acerbo baluardo della maggioranza benpensante, ovvero lo Stato. Pensare è sempre un atto creativo: perché riesca bene ha bisogno di assoluta libertà. Lo Stato – viceversa – vive la libertà del soggetto come fonte di disordine.
La diffidenza che Thoreau nutre per lo Stato – la prima radice della sua invocazione alla disobbedienza civile – si fonda sulla immoralità che caratterizza tanta parte delle sue leggi e, anche se certa critica sembra tuttora non essersene accorta, la questione della permanenza di una legislazione ferocemente schiavista negli Stati Uniti svolge, a questo proposito, un ruolo decisivo. Se una legge è ingiusta, l’individuo ha il dovere di trasgredirla. Ecco spiegati l’interesse e l’ammirazione nei confronti del pensiero di Thoreau dimostrati da personalità
del calibro di Gandhi, Martin Luther King e – fra le molte altre – di Hannah Arendt.L’antischiavismo di Thoreau non è però solo una convinzione teorica quanto piuttosto una continua e sfidante condotta pratica.
Il volume contiene: La schiavitù nel Massachusetts e Wendell Phillips al Liceo di Concord.