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Franco Fergnani – Dopo La cosa umana

/Franco Fergnani – Dopo La cosa umana
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Franco Fergnani – Dopo La cosa umana

12,00€

COD: 978-88-32265-05-7

Descrizione prodotto

IN USCITA IL 15 NOVEMBRE 2019

Franco Fergnani, Dopo La cosa umana. Appunti su Sartre

2019, 96 pagine, € 12.00

A cura di Mauro Trentadue

Collana I Lieviti

 

Al padre dell’Esistenzialismo francese Franco Fergnani ha dedicato larga parte del suo intero lavoro filosofico: corsi, saggi, dispense, seminari, articoli, ma soprattutto un libro molto fortunato, La cosa umana, pubblicato nel 1978 e già negli anni Ottanta assunto nell’Olimpo della saggistica filosofica. Titolo geniale per qualificare la fatticità dell’essere umano: cosa anch’egli perché determinato – Fergnani avrebbe detto inchiodato – dalla propria fisicità corporea, dalla propria datità inerziale, che per ciascuno è un fatto subìto, dunque elemento cogente quanto gratuito; ma allo stesso tempo è cosa anomala, visto che può sfuggire alla sorda ripetitività cui è costretto l’oggetto grazie al potere metamorfico della coscienza e al ruolo caleidoscopico dell’immaginario.

Subito esaurito, subito introvabile, La cosa umana già ai tempi dei suoi studi universitari aveva segnato un’epoca. Esempio di stile nella ricerca filosofica – senza mai indulgere ad entusiasmi o a critiche gratuite – restituiva a Sartre la profondità intera di un pensatore abissale ma coerente, nonostante le molte evoluzioni e proprio attraverso i numerosi ripensamenti. Sullo sfondo dell’interpretazione di Fergnani si collocano due capisaldi essenziali: la grande importanza dell’Heidegger di Essere e tempo nella motivazione intellettuale del giovane Sartre e la rilevanza assoluta de La nausée nell’intero itinerario filosofico del pensatore francese.

Cesellatore maniacale di pagine che non riusciva a considerare finite, dal suo Sartre non si è mai allontanato. Le carte dell’archivio che lentamente riaffiorano dimostrano proprio questo: dopo La cosa umana Fergnani ha aggiunto, rifinito, corretto leggermente il tiro su certe questioni, ma non si è discostato affatto dalla sua linea interpretativa originaria. Nelle fitte pagine che gli sono sopravvissute Fergnani scrive paragrafi magistrali sul primo Sartre – quindi su La nausée – sottolineando l’originalità assoluta della sua intuizione della contingenza, «una posizione irriducibile ad ogni filosofia precedente» e dà corpo a una fenomenologia della mancanza che splende di luce propria. Il primo Sartre è quindi un appassionato lettore di Heidegger ma è fin da subito un pensatore originale.

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